
di Giovanni Abbatangelo
A Pietrarsa, Tra Napoli e Portici, a circa 5 chilometri dal centro della città, è possibile fare un entusiasmante viaggio tra i luoghi in cui si è scritta la storia delle ferrovie italiane. Qui, infatti, si trova il Museo Nazionale Ferroviario, aperto nel 1989, e ampliato e ristrutturato a partire dal 2007.
La storia della struttura parte molti anni fa. Nell’ottobre del 1839, per volere di re Ferdinando II di Borbone, fu inaugurata la prima linea ferroviaria d’Italia, lunga poco più di 7 chilometri. Ci troviamo nel Regno delle Due Sicilie, e la via ferrata collegava Napoli a Portici. A convincere il Regno a lanciarsi in questa ardua impresa fu l’ingegnere francese Armand Bayard che, dopo il completamento dei lavori, ottenne la concessione della ferrovia per 80 anni. L’obiettivo dei Borbone era ambizioso: competere con Francia e Inghilterra nel settore delle ferrovie, tanto che nel 1842 il complesso fu ampliato con l’inaugurazione di alcune officine per la costruzione e la riparazione delle locomotive.
Ma il sogno era destinato a svanire con l’unità d’Italia. I nuovi regnanti di Casa Savoia mandarono, nel 1861, l’ingegner Grandis per verificare lo stato delle officine, e quest’ultimo redasse una relazione fortemente negativa che costrinse i proprietari a cederla alla ditta Bozza. Da quel momento in poi, la storia di Pietrarsa fu costellata da una costante riduzione degli operai e stipendi sempre più bassi che portarono, nel 1863, ad una delle prime rivolte sindacali della storia della nostra nazione, repressa dai bersaglieri.
Con il nuovo secolo arrivano le prime locomotive elettriche e a diesel, e per quella che fu un’eccellenza del Sud, non poteva prospettarsi che una inevitabile chiusura, avvenuta nel 1975.
Oggi le officine di Pietrarsa sono tornate a nuova vita grazie alla Fondazione FS che le ha trasformate nel museo ferroviario più grande d’Italia, a due passi da Napoli. Sono presenti ben da 7 padiglioni espositivi in cui è possibile ammirare una splendida collezione di locomotive costruite da metà del 1800 fino all’epoca contemporanea.
La visita inizia dal padiglione in cui sono conservati i mezzi più antichi, tra cui la ricostruzione fedele del primo convoglio utilizzato sulla linea Napoli-Portici. Sono inoltre conservati numerosi esemplari di locomotive a carbone, elettriche e a scartamento ridotto costruite a cavallo tra il XIX e il XX secolo.
Proseguendo, ci si imbatte in una collezione di rotabili, plastici, vecchi macchinari dell’ex officina, e locomotive diesel ed elettriche, più recenti. Di notevole interesse sono la carrozza-salone del treno dei Savoia, attualmente “Treno della Presidenza della Repubblica Italiana”, le “littorine” di epoca fascista, il convoglio cellulare per il trasporto dei detenuti, il treno “postale”.
All’uscita, lo sguardo non può non posarsi sull’imponente statua di Ferdinando II di Borbone, eretto in onore del fondatore delle officine. E per gli appassionati di modellismo, il museo ospita anche il “plastico Brunetti”, lungo ben 18 metri e munito di 13 binari per gli arrivi e le partenze dei treni.
“È un intervento – dichiara a 300 Magazine Oreste Orvitti, Direttore del Museo di Pietrarsa – che ha avuto l’obiettivo di ristrutturare un’area in una zona degradata. La Fondazione FS ha investito 15 milioni di euro in un progetto che ha portato ben 170 mila visitatori, e di cui beneficia anche il territorio. Stiamo dando lavoro a 70 dipendenti in 4 anni di attività, e abbiamo aperto anche un’area congressuale in cui è possibile ospitare matrimoni, fiere e congressi”.
Costo del biglietto di ingresso:
- 7,00 € intero
- 5,00 € ridotto (under 18 e over 65)
Come arrivare:
In treno:
Stazione FS “Pietrarsa-S. Giorgio a Cremano”, in corrispondenza dell’ingresso del Museo. Da Napoli Centrale, recarsi alla stazione sotterranea di Napoli Piazza Garibaldi, Metro Linea 2, direzione Salerno – Torre Annunziata – Castellammare
In auto:
A1 Roma Napoli: uscita Napoli Centro – direzione Portici, Via Pietrarsa.
A3 Autostrada del Mediterraneo: uscita Ercolano o S. Giorgio a Cremano, direzione Napoli.
Bus urbani ANM:
da Piazza Garibaldi (Napoli), autobus 254 e 256, direzione San Giorgio a Cremano;
da Via Marina/Viale Amerigo Vespucci, autobus 157, 254, 255 e 256, direzione Portici
(Fotografie © Giovanni Abbatangelo per 300Magazine)
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