Angelo Duro: Perché mi stai guardando?

Angelo Duro trasporta la sua comicità dai social network al grande palcoscenico.

Il comico palermitano, presentando il monologo scritto da lui ed unicamente incentrato su se stesso “Perché mi stai guardando?”, attraverso il racconto della sua vita, spiega la sua visione della realtà, giustificando la scelta di diventare cattivo.

Con la voce di un’innocente bambino ha tenuto per quasi due ore un’invettiva alla rovescia, affrontando le problematiche etico-sociali del presente.

Contro i valori che ancora esistono o almeno dovrebbero esistere, Angelo Duro, cinico e sarcastico, invita il pubblico a non credere nel futuro e tanto meno nella meritocrazia.

In un excursus volto a mettere in luce gli stereotipi che vincolano la nostra società, dichiarandosi omofobo, razzista, sessista, insensibile e comandato dall’istinto sessuale, l’artista non solo fa divertire il pubblico, ma stimola importanti riflessioni.

Come una Stand-up comedy, Angelo Duro è tutto il tempo in piedi al centro del palco in compagnia solo del microfono ed illuminato da un semplice fascio di luce bianca.

“Perché mi stai guardando?”

Più che guardare è da apprezzare!

Un Live Show ben riuscito, con un umorismo leggero e, allo stesso tempo, stimolante. Anche se a tratti ripetitivo e con leggeri segni di emozione, sia nella postura che nella voce, è molto bravo e pronto nell’interazione con il pubblico, riuscendo ad eliminare la quarta parete.

Non dimentichiamo che Angelo Duro è abituato alle brevi tempistiche dei suoi video su facebook o al tempo limitato dei suoi servizi nel programma televisivo “Le Iene”, pertanto, oltre ha riconoscergli il coraggio di affrontare il palco ed il pubblico del mondo teatrale, gli si deve riconoscere anche la capacità di farlo.

Non possiamo che apprezzare la performance e riconoscere che è l’inizio di un’importante carriera.

Marina Palumbo

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