
Dal momento della nascita in poi i bambini sviluppano e aumentano il volume delle arcate dentali, preparandole a ricevere l’eruzione dei primi dentini. I cambiamenti riprendono a 12/13 anni quando si presenta la totale sostituzione dei denti decidui con quelli permanenti, abbinati alla formazione dei secondi molari. Per una struttura perfetta, che accolga armoniosamente tutti i denti, le arcate devono rispettare il rapporto volume/grandezza e numero dei denti.
Questa perfezione, però, non è sempre possibile, anzi è un evento piuttosto raro quindi, se i denti non hanno abbastanza spazio, si crea affollamento dentale con conseguente rischio di denti storti, disallineati, sovrapposti che, a loro volta, danno vita a malocclusione di seconda o terza classe.
Tutte queste caratteristiche non si limitano a creare una bocca poco armonica, ma si riflettono su diversi fattori fisici come difficoltà respiratorie o problemi posturali. La malocclusione, in particolare, porta ad un disallineamento di mascella che si ripercuote sull’apparato scheletrico. I primi problemi si ravvisano a carico delle vertebre del collo che danno vita ad infiammazione e attacchi di cervicale, fino a scendere giù lungo tutta la schiena. Basta pensare che alcuni dolori agli arti sono riconducibili alla malocclusione che ha influito negativamente sulla postura. È questo il motivo per cui la dentizione del bambino va tenuta sotto controllo fin dai primi dentini: per monitorare l’evoluzione ed intervenire immediatamente in caso di arcate dentali non perfette.
Dott. Valerio Piccolo
Odontoiatra
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