FESTIVAL DI NAPOLI 1961

Festival della Canzone Napoletana

«Il mio racconto» – 9^Edizione

-1961-

Il 1961, per quanto riguarda la canzone napoletana, apre con una novità, in quanto saranno due le manifestazioni canore “festivaliere” che si svolgeranno in quest’anno: Il Giugno della Canzone Napoletana, organizzato dall’Ente per la Canzone Napoletana con la direzione artistica affidata a Michele Galdieri -autore di importanti riviste come “Imputato, alziamoci” con Totò e Anna Magnani e di canzoni come la celeberrima “Munasterio ’e Santa Chiara”- e la nona edizione del Festival della Canzone Napoletana, con l’organizzazione affidata al maestro Furio Rendine con il patrocinio del Comandante Achille Lauro, Sindaco di Napoli. Altre particolarità, che vedono unite le due manifestazioni canore (anche se indipendenti), sono quella per la selezione dei partecipanti e quella per il sistema delle votazioni delle canzoni. Per la prima fu adottato il sistema ad “invito”, cioè furono le stesse organizzazioni ad invitare autori,  cantanti, editori e discografici; mentre, per la scelta dei vincitori, fu introdotto il “nuovo” sistema di votazione delle canzoni che non prevedeva giurie di nessun genere se non quella popolare, che poteva esprimere le preferenze su di una schedina appositamente realizzata in collaborazione con Enalotto. Di fatto, a fianco del titolo delle canzoni, vi era un riquadro da barrare che rappresentava l’espressione del voto. I voti ottenuti da ogni canzone nella fase eliminatoria andavano sommati a quelli ottenuti nella fase finale. Dodici le canzoni da portare alle rispettive finali. Intanto, il mondo del cinema, registrava nelle pagine tristi la scomparsa a Hollywood del grande attore Gary Cooper. Ma ritorniamo al  “mondo napoletano” e alle sue canzoni. La prima Kermesse, organizzata per il  24 e 25 Giugno (prime due serate) e per il 2 Luglio (serata finale) al Teatro Mediterraneo, si aprì con una triste notizia: la morte di E.A.Mario, ospite d’onore della manifestazione e autore di oltre 2000 canzoni, molte delle quali immortali, sia in napoletano che in lingua italiana, senza dimenticare “La leggenda del Piave”, diventata quasi un secondo inno nazionale. A dare la notizia fu il presentatore della manifestazione, Pippo Baudo, che ricordò il grande maestro, accompagnato dall’applauso di un pubblico sinceramente commosso. Durante la manifestazione furono cantate, fuori concorso, due canzoni di E.A.Mario, –’O Calannario ’e Napule- e -Ll’Ultimo curtile-. La direzione dell’orchestra fu affidata ai maestri Casarano, Conte, Frustaci, Kramer, Morriconi, Pisano e Vinci. Vinse la canzone CREDERE, di Vincenzo De Crescenzo, Renato Forlani, Austiun Forte e Nunzio Gallo; cantata da questi in coppia con Milva. Al secondo posto si classificò MARE VERDE dello scrittore Giuseppe Marotta e Salvatore Mazzocco, cantata ancora da Milva in coppia con Mario Trevi. Terza fu T’HE PIGLIATE ’O SOLE  di Renato Fiore ed Enzo Barile, cantata da Sergio Bruni e Luciano Virgili.

Conclusosi, come dire, il festival “pezzottato”, appena tre mesi dopo, con il Teatro Mediterraneo ancora come campo di “battaglia”, prende il via il 16 Settembre il nono Festival della Canzone Napoletana, organizzato dal maestro Furio Rendine con il patrocinio del Comandante Achille Lauro. Due orchestre accompagnarono i cantanti: quella diretta dal maestro Giuseppe Anepeta e quella diretta dal maestro Korni Kramer, mentre i riepiloghi furono affidati ai complessi – “The Flippers” e “Franco e i G. 5”- Presentatore di questa edizione, conclusasi il 18 Settembre, fu Mike Bongiorno. La R.A.I. trasmise in diretta le tre serate della manifestazione, che vide come vincitore Aurelio Fierro con la sua canzone TU SI’ ’A MALINCUNIA, cantata in coppia con Betty Curtis. I voti espressi dalle “schedine” assegnarono il secondo premio a TU SI’ COMM’A ’NA PALUMMELLA, di Bosco e Cesare Andrea Bixio, cantata dal brillante Giacomo Rondinella e dal duo Carla Boni – Gino Latilla; il terzo posto ancora ad Aurelio Fierro con la canzone di Gigi Pisano ed Eduardo Alfieri TUTT’’A FAMIGLIA, cantata in coppia con un bravo e divertente Gegè Di Giacomo. Da segnalare le canzoni finaliste N’ATA DUMMENECA di Marchionne e Innocenzi cantata da Franco Ricci e Wanda Romanelli; SETTEMBRE CU’ MME di Renato Fiore e Vian cantata da Mario Trevi e Johnny Dorelli e CUNTO ’E LAMPARE, di Enzo Bonagura e Recca, cantata  sempre da Mario Trevi in coppia con  Claudio Villa.

Il racconto delle canzoni:

TU SI’ ’A  MALINCUNIA: E’ una canzone dal taglio classico ben interpretata da Aurelio Fierro che ne fu anche l’autore. Ci racconta di una dolce e delicata tristezza che vive il protagonista della canzone lontano dalla donna amata.

TU SI’ COMM’A ’NA PALUMMELLA:  Le aggressive bellezze di una ragazza creano un po’ di trambusto ovunque passi. Se passeggia per Via Toledo, la gente si gira a guardarla; Se va allo stadio, la gente guarda lei invece che la partita e quando va al mare, tutti gli uomini vorrebbero cadere nella sua rete.

TUTT’A FAMIGLIA: La grande ironia di Gigi Pisano si evidenzia in questo brano musicato dal maestro Eduardo Alfieri, proposto da Aurelio Fierro (già vincitore di questa edizione) e dall’inimitabile Gegè Di Giacomo (anche batterista del complesso di Renato Carosone). Il protagonista di questa storia, per amore della donna che ama e per un “apparente” disinteressato interesse, ama anche la sua  famiglia!

SETTEMBRE CU’ MME: Le stagioni hanno sempre fornito al canto popolare particolari motivi di ispirazione, sapendo toccare la sensibilità degli autori che si trasforma, poi, in musica e poesia. Un esempio ci viene da questa nostalgica canzone che, pur non entrando nel gruppo delle vincitrici, ebbe un discreto successo grazie alla versione di Sergio Bruni che a questa edizione non aveva partecipato. Siamo alla fine delle vacanze estive e l’arrivo di settembre mette in archivio i  meravigliosi sogni fatti al chiaro di luna.

CAVALLUCCIO ’E MARE: Il  ricordo di un amore finito che, con un poco di fortuna, potrebbe ritornare è raccontato nel testo di questa canzone, dove la protagonista affida ad un (ippocampo) cavalluccio marino la funzione di portafortuna.

Peppe Esposito

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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