
Come già ampiamente esaminato nelle pubblicazioni precedenti, l’ormai noto decreto “Cura Italia” varato a seguito della drastica sospensione della maggior parte delle attività lavorative, a causa della grave emergenza sanitaria, si è rilevato poco protettivo per lavoratori autonomi – nei cui confronti sono state previste misure di tutela assai blande – e completamente inefficace nei confronti di milioni di liberi professionisti con cassa previdenziale propria emarginati da ogni tutela, che tuttavia restano nella speranzosa attesa della pubblicazione ufficiale del testo del decreto di attuazione del c.d. fondo per il reddito di ultima istanza, volto a garantire il riconoscimento ai medesimi di una indennità.
Tuttavia, tra i benefici che è possibile ottenere, vi è l’indennizzo di 600 euro previsto per:
-
Liberi professionisti non iscritti a cassa previdenziale propria e non titolari di pensione, con partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020
-
Lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla data del 23 febbraio 2020, iscritti alla Gestione separata INPS
-
Lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie
-
Lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali il cui rapporto di lavoro è involontariamente cessato nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del decreto, che non titolari di pensione e non titolari di altro rapporto di lavoro dipendente alla data del decreto
-
Lavoratori iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo, non titolari di pensione, con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo, da cui deriva un reddito non superiore a 50.000 euro
-
Lavoratori del settore agricolo a tempo determinato, non titolari di pensione, che nell’anno 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo
Come si richiede?
La domanda potrà essere presentata a partire dal 1 aprile 2020 direttamente sul sito dell’INPS e l’indennizzo sarà erogato nello stesso mese.
Per la richiesta esistono due tipi di procedure, quella ordinaria e quella semplificata. Analizziamole:
Commenta per primo