
Il Rione Traiano di Napoli.
Un nome che evoca immediatamente immagini negative, quelle dello spaccio di droga, dei bunker dei malavitosi sorvegliati da telecamere, delle stese.
Associato inevitabilmente, anche a causa di recenti ma anche più risalenti trasmissioni televisive, ad un’idea di criminalità diffusa, radicalizzata nel territorio e pervicacemente attaccata ad esso, al punto da costituirne una roccaforte.
Eppure non è esattamente così, non è solo così.
Anche nel Rione Traiano di Napoli si può trovare, contemporaneamente, il buono dei valori e l’eccellenza dei risultati.
Pochi mesi fa sono venuto alla Palestra di pugilato “De Novellis”, nome famoso per gli addetti ai lavori, per fare un po’ di allenamento.
Qui, nel cuore del famigerato Rione Traiano, ho trovato tante persone che lavorano tutti i giorni, che lentamente ma inesorabilmente compiono tanti piccoli passi in un’unica direzione, diametralmente opposta a quella rievocata dalle immagini di cui sopra.
Tra loro ho conosciuto anche il Dr. Valerio Esposito, preparatore atletico del pugile campione olimpionico Valentino Manfredonia.

Persona di simpatia, sempre pronta alla battuta e al sorriso, ma inflessibile quando c’è da fare allenamento, ha subito acconsentito a rilasciarmi questa piccola intervista, volta a chiarire i lineamenti di una figura di cui oggi si parla molto, ma che nonostante ciò è sfuggevole: quella del personal trainer.
Come si è giunti oggi alla idealizzazione della figura del “personal trainer”?
Negli ultimi anni la pratica dell’attività fisico-sportiva è in grande aumento. Sempre più persone riconoscono l’importanza di uno stile di vita sano ed attivo ritagliandosi del tempo da dedicare al proprio benessere psicofisico riconoscendone gli effetti benefici.
Tra queste persone possiamo distinguere diverse categorie:
– gli autodidatti, ovvero coloro che autonomamente scelgono di fare attività fisica “autogestita” (corsa ed esercizi all’aperto);
– i frequentatori di palestre, ovvero coloro che si affidano alla struttura e al personale presente in essa (se previsto) o ad un personal trainer.
In questo contesto è molto diffusa la figura del Personal Trainer, colui che studia un programma di allenamento in base alle specifiche caratteristiche morfologiche del cliente, tenendo in considerazione il suo stile di vita, le sue richieste ed i suoi obiettivi.
Anche se lo sport è di tutti non tutti possono svolgere le medesime attività perché ognuno è un essere unico ed irripetibile.
Basti pensare che le condizioni di partenza dei singoli possono essere completamente diverse (età, sesso, stile di vita, eventuali patologie, composizione corporea, esperienze motorie e sportive, etc.) così come possono essere più disparati gli obiettivi da raggiungere.
Così come l’alimentazione (intesa come dieta) viene definita un “farmaco che deve essere prescritto” alla stessa stregua è l’attività fisica perché potrebbe essere potenzialmente dannosa.
Perché è importante scegliere il “personal trainer?
La scelta del Personal Trainer è un aspetto cruciale in riferimento a diversi aspetti:
– il saper selezionare a fronte di una grande offerta professionale
– il fare la scelta giusta, perché sbagliare significherebbe non conseguire risultati sprecando tempo e soldi, correndo il rischio di peggiorare il proprio stato di salute.
Come si fa a scegliere il “personal trainer”?
Nell’epoca di internet è facile trovarsi di fronte al “Fenomeno” dei Personal Trainer: tanti like, tante foto, tanti “prima e dopo” da paura, video e frasi ad effetto del tipo “sold out! Mi dispiace, provate il mese prossimo”; “ultime disponibilità ed orari per il servizio personal training” o ancora “non alleno tutti, seleziono”.
Questi non sono criteri di valutazione ma solo pseudo-marketing, pseudo-psicologia.
Se volete fare la scelta giusta valutate il Know-How del Personal Trainer, ossia il possesso di cognizioni specifiche (conoscenze e abilità) necessarie per svolgere una determinata attività lavorativa.
Il Know-How può essere variabile e variegato, strettamente connesso al percorso formativo del soggetto (percorso di studi, esperienza sportiva e pratica sul campo).
Cosa consiglieresti, all’atto pratico, a chi vuole cominciare ad allenarsi seriamente e con un personal trainer?
Fondamentalmente potrei dare a un neofita 5 consigli, 5 regole di base da cui bisognerebbe partire.
N.1: SCEGLIETE UN PROFESSIONISTA
Tutti si dichiarano Professionisti, si pubblicizzano esperti del fitness, personal trainer competenti. Molto spesso ci si trova di fronte a persone che non hanno alcun titolo.
Non basta aprire la partita Iva da libero professionista per esser considerato tale, ne l’acquisizione di un titolo dopo un corso di pochi giorni.
Il trainer a cui ci si affida deve possedere un bagaglio tecnico scientifico comprovato dalla Laurea in Scienze Motorie.
Questo percorso formativo prevede l’insegnamento di materie tecnico-scientifiche come l’anatomia umana, la biochimica, la biomeccanica del movimento, la fisiologia generale e quella dello sport. Questa è assolutamente la base della scelta.
Molti dei percorsi alternativi non richiedono un test d’ingresso o alcun titolo di accesso (teoricamente si può accedere anche con la terza media), ragion per cui non esistono basi sulle quali poggiare una formazione specialistica. Ricordiamoci che il personal trainer “gioca” con la salute delle persone.
Questi percorsi, rappresentano un’iter formativo troppo semplicistico e superfluo che non consente di erogare un servizio nella tutela della salute e dell’integrità psico-fisica del cliente.
Discorso a parte va fatto per chi insegna una disciplina sportiva specifica (calcio, basket, judo, boxe etc.).
Questi sono tecnici federali che impartiscono lezioni individuali che riguardano una conoscenza tecnica che fa parte, molto spesso, del loro vissuto da atleti, e comprovato da una qualifica rilasciata dalla Federazione in oggetto.
N.2: ATTENZIONE AI PRATICONI
Frequentando la palestra è molto facile incappare in colui che sa tutto basandosi sulla sola esperienza personale. Dotato di fisico scolpito, una “sciolta lingua”, vi consiglia di fare quello che ha sempre fatto lui, ma senza criterio e senza la capacità di insegnare la corretta tecnica esecutiva degli esercizi.
Richiedete un curriculum! Un vero professionista ne è fornito.
N.3: OSSERVATE COME SI ALLENA IL VOSTRO PERSONAL TRAINER
Non basta possedere la laurea, un professionista del settore oltre a conoscere i principi dell’allenamento che ha studiato, li mette in pratica e li prova prima su se stesso.
Molti trainer sono dei veri e propri geni, teoricamente preparatissimi, ma praticamente non attuano ciò che hanno studiato e ciò che propongono.
Un trainer deve essere un’atleta, o almeno deve esserlo stato, deve aver studiato e deve continuare ad aggiornarsi.
N.4: FATE LA SCELTA PIÙ ADATTA ALLE VOSTRE ESIGENZE
Il mercato è pieno di trainer bravi e competenti, ma ognuno ha un proprio campo di specializzazione. Uno dei criteri di selezione è scegliere in base al vostro obiettivo.
Esempio: se volete dimagrire non scegliete un trainer specializzato nel solo ambito posturale, o se volete migliorare qualche aspetto legato alla disciplina sportiva che praticate, un esperto nella preparazione atletica risulta la scelta più adatta.
N.5: FIDATEVI DELLE VOSTRE SENSAZIONI
Un trainer competente non è solo bravo a stilare un programma e a spiegare gli esercizi, ma vi trasmette passione, vi coinvolge e vi motiva ad eseguire l’allenamento.
Non abbiate paura di far domande per capire la persona che avete davanti, la sua professionalità e la capacità di motivare.
E’ importante per capire se il Professionista che avete di fronte fa al caso vostro.
Fidatevi delle sensazioni perché dovrete affidarvi completamente a lui.
Valerio Esposito
Dott. in Scienze delle Attività Motorie e Sportive
Dott. Magistrale in Scienze Motorie per la Prevenzione ed il Benessere
Preparatore Atletico Professionista FIGC
ExerciseSpecialist EREPS High Level
Preparatore Fisico CONI – Scuola dello Sport –
Tecnico di Pugilato FPI
Personal Trainer FIPE
Functional Trainer Specialist
Cell: 3296757884
e-mail: valerio-esp@hotmail.it
Sito web: www.vstrong.it
intervista di Umberto Colabella
umberto.colabella@libero.it
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