MaaS: la mobilità come servizio

di Pasquale Rovito

Davanti agli occhi di chiunque si occupi di TPL si apre un nuovo orizzonte rappresentato dai sistemi Maas. I sistemi che facilitano il viaggio intermodale. E come sempre accade quando ci si trova difronte a qualcosa di nuovo (che poi tanto nuovo non è) ci si chiede se rappresenta più una minaccia o un’opportunità e, in questo caso, per chi.
Quante volte si interviene sulla correttezza e completezza delle informazioni fornite ai nostri passeggeri per migliorare la comunicazione dell’offerta del viaggio? Quante volte ci si chiede come si può agire sulle difficoltà che un nostro passeggero incontra nel tentativo di comporre il suo viaggio? Chi risponde a questa esigenza sono i sistemi Maas che, integrando l’offerta di viaggio delle aziende, affrontano queste difficoltà finora in capo al passeggero e le risolvono consentendo, agli utenti del Trasporto, di pianificare un viaggio multimodale che traguardi non una sola azienda ma N aziende, tutte le N aziende in grado di far raggiungere una destinazione partendo da un certo punto. Non solo. Questi sistemi consentono al passeggero di pagare una sola volta e in modo digitale, semplificando in modo drastico la vita degli utenti.
Il passeggero oggi si aspetta di interagire in modalità “semplificata” come avviene per tanti servizi digitali che curano l’accessibilità e la semplificazione nell’utilizzo. Si impone quindi che sia così anche per l’acquisto di un viaggio che, anche se effettuato con mezzi digitali, diventerebbe macchinoso se costringesse a effettuare diverse operazioni di interrogazione e di pagamento quando coinvolge più vettori. Cosa che avviene quando non c’è interoperabilità fra i sistemi.
Non dimentichiamoci poi di come è complesso acquistare un biglietto per una destinazione se non si conosce chi sia l’operatore che fa quel servizio o di quanto lo sia ancora di più per un turista.
E allora ben vengano i sistemi MaaS anche se richiedono, soprattutto nella fase iniziale, un impegno in più per le aziende. E’ ovvio che anche la “semplice” condivisione dei dati di servizio teorici (in formato Netex) è già di per se una criticità, soprattutto per le piccole aziende. Ma i Maas Integrator e i Maas Operator potranno soccorrere gli operatori supportandoli anche in queste fasi. Ancora più complesso sarà garantire dati in real time nel formato SIRI. Ma grazie ai sistemi AVM di ultima generazione non vi saranno difficoltà insormontabili. Del resto quante sfide abbiamo accettato e vinto nel tempo come aziende di trasporto! Quante crisi abbiamo attraversato (una delle peggiori è legata alla recente pandemia). E quante categorie hanno dovuto adeguarsi alla digitalizzazione. Si pensi al processo digitale, dove professionalità non avvezze ai grandi cambiamenti tecnologici hanno dovuto imparare strumenti digitali che hanno praticamente rivoluzionato il lavoro svolto quotidianamente.
I sistemi Maas, fra quelli destinati al cambiamento e alla digitalizzazione e ottimizzazione dei processi, rappresentano un vero ecosistema per l’erogazione di servizi che oggi potremmo non aver ancora nemmeno immaginato. Sicuramente fra pochi anni fra i vettori ve ne saranno di nuovi come gli Aerotaxi. Nel 2026 a Milano nascerà il primo Vertiporto con veicoli elettrici a decollo verticale. E’ evidente che la rapidità di questi cambiamenti e le evoluzioni tecnologiche di cui siamo spettatori e attuatori non possono che vederci favorevoli e partecipi all’implementazione di un sistema MaaS anche se questo comporta un impegno e un cambiamento notevoli con la necessità di interagire con nuovi vettori. Se l’aerotaxi sarà integrato nelle soluzioni di viaggio proposte dai sistemi MaaS in un giorno non lontano, le soluzioni di viaggio della micromobilità, invece, sono previste da subito. Micromobilità che in alcuni casi è fonte di preoccupazione per l’uso indisciplinato (da parte degli utenti) di mezzi gestiti da operatori che hanno forse ancora poca familiarità con i temi della mobilità. Ma tutti dobbiamo crescere e Il ruolo peculiare di connettore del primo o ultimo miglio possono essere indispensabili per far decidere al passeggero di abbandonare la propria auto nel garage.
E’ quindi chiaro che gli operatori della micromobilità vanno regolamentati e la loro affidabilità è elemento imprescindibile per interagire con i grandi operatori.

Quali sono quindi le conseguenze per le aziende? Inizialmente lavoro in più ma sicuramente più sfidante, impegno di tecnologie e costi in più per l’adeguamento tecnologico con necessità di acquisire nuove conoscenze e/o strumenti.
E le opportunità? Per le aziende, Incentivando l’utilizzo dei mezzi pubblici e migliorando la travel experience avremo più passeggeri e passeggeri più soddisfatti e fidelizzabili; per la società tutta, l’uso del mezzo pubblico significa di per sé uno switch verso la sostenibilità soprattutto in termini di riduzione di emissioni nocive nell’atmosfera e di miglioramento della qualità della vita.
Per l’individuo potrebbe significare avere più tempo per sé in una dimensione a misura d’uomo. Da non sottovalutare, ancora, gli effetti positivi del decongestionamento del traffico delle città.
Sotto il profilo economico il mercato si arricchirà di nuovi player, i MaaS operator, le cui attività potranno diventare esse stesse fonte di nuovi guadagni per le aziende che oggi incominciano a capire l’importanza dei dati e l’importanza di trasformare i dati in informazioni e in servizi.

Share Button
Rate this post

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*