Parma 1 – Juventus 2

Una Juve da passeggio in differita.

Al Tardini di Parma, la Juventus è ospite di un avversario storicamente ostico. L’ultima volta, l’11 aprile del 2015, il Parma di Donadoni, in piena crisi societaria e destinato alla retrocessione, batteva la squadra di Allegri lanciata alla conquista del quarto titolo nazionale consecutivo, conteso ad una Roma ormai in ritardo.
La gara è offerta in streaming da DAZN, la novità dell’anno, il futuro in differita… e allora non fai in tempo a disattivare le notifiche del telefono, che la palla finisce sulla trequarti tra i piedi di Cuadrado e il colombiano si esibisce in un innocuo cross destinato al centro dell’area di rigore avversaria. Ad anticipare il cross, la notifica giunge inesorabile sul telefono di chi ti sta accanto ed è in quell’istante che avverti la vera essenza futuristica di DAZN. In un attimo escludi la fantasiosa possibilità di un ribaltamento fulmineo dell’azione e comprendi il destino di quella palla senza pretese.

2′ Mario c’è. Parma Juventus 0 a 1. In area la difesa del Parma è schierata, sulla palla si precipita Iacoponi che, avvertito dalla notifica va in confusione… è in anticipo, forse troppo, Mandzukic ci arriva di testa, palla che carambola sulla schiena del difensore e resta a disposizione del croato. Sono certo del fatto che qualche amico napoletano abbia ravvisato una spinta dell’attaccante, sufficiente a procurarsi un vantaggio, ma Mario non è il tipo da fermarsi a far polemiche e spinge la palla in rete. Nell’occasione Sepe non intervenire nella sua area piccola.

Il Parma è compatto, mostra gamba e voglia e più volte, nel corso del primo tempo, evidenzia le difficoltà di una difesa bianconera che soffre le ripartenze dei padroni di casa e la velocità di Gervinho. Dal canto suo la Juve ha spesso buon gioco sulla sinistra dove lo stesso attaccante ivoriano offre poca copertura e Iacoponi fa fatica a contenere Alex Sandro. Ci provano Kedira e Bernardeschi, il Parma ribatte colpo su colpo e impone un ritmo alla gara che poco si addice all’attuale stato di forma degli ospiti. Pjanic e Chiellini sembrano soffrire più dei compagni e Cuadrado, da terzino, ci mette una pezza in un paio di occasioni.

14′ Stulac fa tremare la traversa. Fallo di Pjanic, intervento durissimo, giallo indulgente e punizione dai 25 metri. Il centrocampista sloveno calcia con forza, Szczęsny ci prova, la palla lo supera e, alta di un soffio, batte sulla traversa.

32′ meritato pareggio. Parma Juventus 1 a 1. Splendido cross di Gobbi dalla sinistra, Inglese spizza di testa anticipando Szczęsny e Gervinho insacca sotto porta tra Bonucci e Chiellini in affannoso ripiegamento.

45’+1′ sia benedetto l’intervallo. Gervinho attacca sulla sinistra, supera un incerto Cuadrado e piazza in area un’ottima palla rasoterra sulla quale Rigoni ci arriva in solitudine e calcia sicuro. Szczęsny si rifà dell’incertezza mostrata in occasione del pareggio e salva in due tempi il risultato.
Nella ripresa il maggiore tasso tecnico della Juventus argina l’esuberanza dei padroni di casa che resteranno comunque meritatamente in partita fino al fischio finale. Ci riprova Kedira, poi Ronaldo. La Juventus si rende pericolosa, l’attaccante portoghese tende a defilarsi sulla sinistra e gioca un numero maggiore di palloni. Allegri sostituisce Bernardeschi e si affida a Costa.

58′ il ballo di Blaise. Parma Juventus 1 a 2. Alex Sandro sale a sinistra, disorienta il suo avversario e serve in area Mandzukic. L’attaccante va incontro alla palla e di prima, con il tacco, libera Matuidi fiondatosi nello spazio. Il neo campione del mondo calcia sotto la traversa e offre alle telecamere la sua tipica esultanza dell’avvoltoio.

73′ ci prova Costa. Da azione di calcio d’angolo la palla finisce al brasiliano che si accentra dalla destra e, da fuori area, fa partire un tiro a giro destinato al secondo palo. La conclusione ricorda la marcatura dell’esterno realizzata lo scorso anno contro il Benevento al Vigorito. Questa volta la palla si ferma sul palo.
Gli ultimi venti minuti trascorrono con gli ospiti intenti nella ricerca di Ronaldo. A dieci dal termine Kedira lascia il posto a Dybala, precedentemente Can aveva sostituito un Pjanic opaco. Si scorgono sprazzi di un possibile 4 2 3 1 che darebbe ad Allegri la possibilità di poter impegnare sia Dybala che Ronaldo senza dover rinunciare a Mandzukic, ad oggi l’attaccante più ispirato.

Nel recupero DAZN mostra nuovamente la sua forza (?). Gli amici del Napoli, miei commensali, guardano sconsolati scorrere le immagini degli ultimi minuti. Da avversario sai che nella palla sporca ci credono ancora. Preoccupato più di loro, riattivo le notifiche, uno sguardo al risultato finale e mi godo recupero e amaro.
Riguardo Ronaldo al momento il vero problema lo hanno i fantallenatori che si sono svenati e accapigliati nelle aste di agosto. A differenza delle prime due partite, il portoghese conclude meno verso la porta sfiorando la rete in un paio di occasioni.
Tre partite, nove punti, senza correre, senza le reti di Ronaldo e con Dybala in panca è un inizio incoraggiante. Intanto re Carlo si ferma a Genova tra sperimentazione e svarioni difensivi. È calcio estivo, oggi può andare, ma una Juventus da passeggio non può bastare al resto del campionato.

Diego Fevola

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