
E’ imminente l’introduzione del sistema Trucam, che promette di essere più invasivo dell’autovelox.
Il sistema prevede l’aggiunta, al normale telelaser, di un’apparecchiatura che consente di documentare l’infrazione con un video e/o con un rilievo fotografico che riuscirebbe a estendersi addirittura all’interno dell’abitacolo (cit.”Il Giornale”).
Caratteristica del nuovo sistema è quindi la possibilità di monitorare costantemente – e quindi per ogni metro percorso – la velocità tenuta dal veicolo.
Secondo la Polstrada, tale innovativa caratteristica renderà più difficile eventuali impugnazioni, anche se poi bisognerà attendere il riscontro pratico dopo l’utilizzo effettivo per farsi un’idea precisa.
Considerato che il sistema funziona attraverso una telecamera che consentirà l’acquisizione di tutti i dati inerenti la condotta del relativo conducente, e constatata la (presunta) capillarità del rilievo video–fotografico, è ragionevole pensare che oltre all’eccesso di velocità, esso consentirà di rilevare (ed eventualmente sanzionare) anche altre condotte vietate, quali ad esempio assenza di assicurazione e revisione, guida senza cintura di sicurezza, utilizzo del cellulare al volante, etc.
E’ inclusa anche la geolocalizzazione tramite Gps.
Fermo quanto sopra, ad avviso dello scrivente, sarebbe molto più utile utilizzare il sistema al fine di reprimere condotte ben più gravi, criminose nel caso, ad esempio rapine, rapimenti, e comunque il furto di veicoli rubati.
In tale ultimo caso, in particolare, la svolta potrebbe essere data dal fatto che molto spesso (con riferimento alle organizzazioni criminose che operano nel settore “all’ingrosso”) vi sono spostamenti illeciti di ingenti quantitativi di veicoli rubati, in alcuni casi lungo le medesime rotte prestabilite, ad esempio verso porti di mare per successivi imbarchi verso località dell’Est Europa, per essere ivi reimmatricolati e rivenduti.
Avv. Umberto Colabella
umberto.colabella@libero.it
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