Gianluca Cimminiello, 31enne vittima innocente della camorra, nel decennale della sua uccisione è stato ricordato dalla città di Napoli. La manifestazione è stata svolta nell’Istituto comprensivo ‘Sauro-Errico-Pascoli’ a Secondigliano; dove Maria Cammarota ha realizzato un’opera derivata da un tronco d’albero morto riportandolo a nuova vita. Alla manifestazione hanno presenziato il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, il sindaco, Luigi de Magisris, e la sorella di Gianluca, Susy Cimminiello.
Gianluca fu ucciso il 2 febbraio 2010 dalla camorra solo per essere riuscito a scattare una foto insieme al suo idolo, il calciatore Ezequiel Lavezzi, ex giocatore del Napoli. Una foto che suscitò l’invidia di molti e causò la sua condanna a morte. La Corte di Assise del Tribunale di Napoli ha condannato nel 2018 all’ergastolo due uomini legati al clan degli scissionisti.
“Questo albero – ha detto la sorella della vittima – è stato troncato perché era diventato ingombrante, dava fastidio così come forse Gianluca che è stato ucciso perché ha dato fastidio a qualcuno ma nonostante la morte restano e quelle radici siamo noi la sua famiglia, i suoi amici. Una morte non porta mai del bello ma ciò che noi possiamo e dobbiamo provare a ricostruire percorsi diversi attorno a quelle radici per raccontare ai giovani cosa è successo”.
“Napoli -afferma il sindaco De Magistris – è una città che si è schierata contro la camorra. Questa amministrazione e questa città hanno scelto la non violenza e l’impegno contro la camorra e per il riscatto dei territori con tante associazioni e cittadini che ogni giorno si impegnano per liberare le nostre terre dal crimine e dalla sua forma più insidiosa che è il crimine organizzato”.
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