Una ricerca di libertà dentro e fuori

La libertà è uno stato che tutti gli esseri viventi, compresi gli animali, desiderano. E’ un bisogno, uno dei principali, e quando ci viene negata, la sofferenza è incontenibile. Esistono diverse forme di libertà, così come esistono diverse forme di prigionia. Per quanto riguarda la libertà degli animali, è solo colpa dell’uomo se questa spesso e volentieri viene loro negata. Gli animali hanno tutto il diritto alla libertà ed è nostro dovere non privarli di questo diritto, ma purtroppo gli interessi economici dell’uomo hanno anche il potere di distruggere l’ecosistema e gli esseri che ci abitano, privandoli  dei diritti fondamentali. Uomini che agiscono senza coscienza e senza cuore, sono capaci addirittura di privare gli esseri viventi della vita, oltre che ridurli a condizioni di vita inaccettabili.

La libertà negli uomini…

Esistono diverse forme di prigionia e quella di cui vorrei parlare adesso è la prigionia mentale. Per molte persone essere libere è innanzitutto uno stato mentale e non una condizione materiale. Ma quante sono le persone realmente libere in questa società? E’ difficile rispondere a questa domanda, ma ci si può ragionare.

Viviamo in un mondo in cui si è continuamente condizionati dalle mode, dalle tendenze, dai clichè. Molte persone rinunciano alla propria originalità, alle proprie caratteristiche uniche per  omologarsi alla società. Cercano modelli a cui ispirarsi, invece di cercare la propria ispirazione. Sembra difficile credere che tante persone pensino tutte allo stesso modo, quindi, esiste sicuramente un fenomeno che spinge all’omologazione dei comportamenti.

Bene, questo fenomeno potrebbe essere la paura di essere diversi. Perchè si ha paura di essere diversi? Perchè si ha paura del giudizio, si ha paura dell’esclusione, si ha paura delle critiche, ma sopratutto si ha paura di se stessi. Avere paura di se stessi vuol dire avere paura di affrontare le proprie debolezze, i propri dolori, le proprie insicurezze, avere paura di conoscersi, di fare amicizia con i propri sentimenti. Provare sentimenti profondi, oggi come oggi, è una rarità, la maggior parte delle persone si accontenta della superficialità. Molti hanno paura di provare sentimenti sinceri e profondi perchè hanno timore di affrontarli e accettarli.

Libertà.Per esseri liberi, dunque, bisogna innanzitutto rafforzarsi interiormente, avere coraggio, avere la forza di volontà di imporsi, accettando le critiche. Essere liberi, quindi, vuol dire pensare con la propria testa, con il proprio cuore e vuol dire anche, talvolta, fare a meno di qualcuno che non ha voglia di comprenderci e di apprezzarci. Essere liberi  significa anche esprimere giudizi diversi da quelli comuni senza chiedersi in continuazione se siano giusti o sbagliati, perchè semplicemente sono i nostri personali giudizi e questo può bastare. La bellezza delle persone sta proprio nella diversità e ognuno dovrebbe avere il coraggio di esprimere la propria.

La libertà secondo la Montessori

Nel libro “Educare alla libertà” di Maria Montessori sono espressi concetti molto utili e interessanti per quanto riguarda l’educazione del bambino alla libertà. Questa opera è uno dei pilastri della Montessori che esprime i capisaldi del suo pensiero ed è apparsa per la prima volta nel 1909. Nonostante sia stato scritto più di cento anni fa, questo libro continua ad essere straordinariamente moderno.

La spontaneità

Secondo la studiosa i bambini devono crescere nell’affetto, nella spontaneità e nella creatività. L’autrice insiste più volte sul concetto di spontaneità, ovvero i bambini devono essere lasciati liberi di esprimere la propria personalità unica e irripetibile e le proprie potenzialità. Il metodo della Montessori si basa sopratutto sull’osservazione del singolo bambino, che deve essere effettuata con particolare attenzione.

L’osservazione non deve andare ad ostacolare la libera manifestazione delle caratteristiche personali del bambino. Il bravo educatore ed il bravo maestro devono insegnare al bambino a conquistarsi la sua libertà. Educatori ed insegnanti devono quindi ridurre al minimo il loro intervento ed hanno il compito di “gettare un raggio di luce e passare oltre”

Pazienza e osservazione

Doti essenziali degli insegnanti sono, quindi, la pazienza e la capacità di osservazione.  Durante l’attività dell’educare, l’insegnante deve indossare le vesti di uno psicologo che è in grado di mettersi da parte per lasciare il bambino libero di esprimersi. Per quanto riguarda le lezioni, devono essere individuali e strutturate in base alle caratteristiche e in base allo sviluppo del singolo bambino, devono quindi essere strutturate “su misura” del discente.

La liberazione dell’anima

Se il bambino imparerà egli stesso ad emanciparsi, sarà l’umanità intera a riuscire nel medesimo compito ed anche le generazioni future ne trarranno beneficio. Il risultato di questo tipo di educazione ed insegnamento è quindi la liberazione dell’anima.

continua…

 

dott.ssa Silvana Santospirito
Educatrice

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