Un’idea di felicità e benessere

La felicità è un concetto ben diverso da quello del piacere. Il piacere può essere provocato da eventi esterni, in alcuni casi da alcune particolari sostanze, è in ogni caso dipendente da qualcosa di esterno a noi e legato ad un oggetto o situazione specifica.

La felicità è, invece, uno stato mentale che dipende esclusivamente dal nostro mondo interiore. Molto spesso si sente affermare che essa è questione di attimi, ma in realtà l’autentica felicità è ben altro.  Rappresenta uno stato che una volta raggiunto difficilmente o soltanto in alcuni momenti può venire a mancare o semplicemente diminuire. E’ una condizione che va coltivata, che va ricercata all’interno del proprio cuore.

Molte persone, per provare “felicità” hanno bisogno di qualcuno; non c’è nulla di più sbagliato. La vera gioia ha più a che fare con lo stare da soli. Ciò non significa che bisogna stare sempre soli, ma bisogna  sempre, anche in mezzo agli altri, sentirsi in compagnia di se stessi. La vera e prima compagnia con cui devi fare amicizia per intraprendere la strada della felicità sei tu. Non c’è altra compagnia che può sostituire te stesso perchè la vera gioia parte proprio da qui.

Molte persone passano da una compagnia all’altra, da un compagno all’altro, hanno milioni di amici, senza sentirsi mai realmente appagate. La felicità è un senso di appagamento interiore generato da un senso di serenità.

La vera felicità si avvicina più al senso di tranquillità e di pace e non ha nulla a che fare con passioni sfrenate, emozioni estreme o vite sregolate. Con questo non voglio dire che per vivere con felicità non bisogna provare emozioni, ma bisogna piuttosto saperle gestire, averne consapevolezza.

Molti di noi cercano di sentirsi meglio confrontandosi con gli altri. Il confronto con gli altri può essere importante in alcuni casi, ma il sentirsi migliore degli altri allontana molto dalla vera felicità.

Molti, presi da un egoismo distruttivo, gioiscono dei fallimenti altrui, ma non c’è nulla di più frustrante di questo atteggiamento. Bisogna comprendere che non esistono persone migliori o peggiori di noi, ma che semplicemente siamo tutti diversi, ognuno con le proprio qualità, i propri difetti, le proprie caratteristiche distintive.

Per raggiungere la felicità bisogna dimenticare il giudizio. Più che giudicare bisogna imparare a provare empatia; soltanto l’empatia dà vita agli autentici rapporti tra persone. Le persone empatiche sono quelle che esercitano un certo fascino sugli altri, innanzitutto perchè sono vere ed anche perchè sanno comprendere i sentimenti altrui e sanno rincuorare. Per provare la vera gioia bisogna dimenticare le emozioni invadenti come la rabbia, la gelosia, l’invidia perchè, il più delle volte, sono emozioni che non hanno un reale fondamento, ma sono costruzioni della nostra mente.

Queste emozioni negative generano odio e quando si diffonde odio si riceve odio, è una legge universale. Per essere felici bisogna essere innanzitutto sinceri con se stessi e con gli altri, smetterla di giudicarsi perchè il giudizio è il nostro più grande nemico. Essere felici vuol dire accettarsi, avere fiducia nelle proprie capacità, smetterla di voler mostrare a tutti i costi la propria presunta superiorità. Per sentirsi bene con se stessi bisogna diffondere gentilezza. La gentilezza addolcisce il cuore, eleva l’animo e riempie di gioia chi la riceve. Ecco, la vera gioia sta nel diffondere la felicità, sembrerà paradossale, ma è un ottimo sistema per sentirci persone in pace con se stesse e con il mondo. La gioia sta anche nel saper analizzare con razionalità le situazioni, nel saperle vivere con spirito sereno. Molto spesso la nostra mente ingigantisce gli eventi e questo provoca non poca sofferenza.

La felicità sta anche nel vivere con maggiore leggerezza, senza cadere mai nella banalità, dando il peso giusto alle persone e alle circostanze. Inoltre, molto spesso tendiamo a guardare le cose da un unico punto di vista e spesso è proprio quel punto di vista che ci annebbia la mente, perchè bisogna riuscire a guardare le cose e le situazioni dalle varie angolazioni, da varie prospettive, adottando una visione più ampia.

LA FELICITA’ SECONDO SCHOPENHAUER

 

Schopenhauer è uno dei filosofi che si è occupato di felicità e di saggezza. Come intendeva lui la felicità? Quali sono i comportamenti che portano gli uomini ad essere felici secondo il filosofo? Scopriamolo in 10 punti….

 

  1. Per essere felici non bisogna seguire la rinuncia e la privazione assolute, avere quindi un atteggiamento stoico, perchè l’ uomo è troppo sensibile e troppo colmo di desiderio. Non bisogna neanche però eccedere nell’opposto, ovvero cercare la propria felicità a scapito della felicità altrui. Il giusto comportamento sta quindi nel mezzo.

Continua…

 

dott.ssa Silvana Santospirito
Educatrice

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