Urto all’incrocio: Chi ha la precedenza non ha sempre ragione

E’ SEMPRE vero che ha ragione chi ha la precedenza?
Sembra di no.
Si riporta la Sentenza della Corte di Cassazione n. 53304/2016 che, proprio con riferimento al diritto di precedenza, e recependo un principio di ragionevolezza prima ancora che giuridico, stabilisce che in caso di incidente stradale ad un incrocio, non sempre chi viene da destra ha diritto di passare prima di chi invece proviene da sinistra: esiste la regola della cosiddetta precedenza di fatto, che – finalizzata a prevenire il rischio di incidenti stradali – impone comunque di far passare prima chi, a prescindere dalla provenienza, abbia già occupato la strada.
Questo perché la principale regola del codice della strada – prima ancora di quella relativa al diritto di precedenza – è di non mettere in pericolo l’incolumità degli automobilisti e dei pedoni, a prescindere poi dal fatto che questi abbiano o meno rispettato il codice della strada.
Ecco che, allora, chi viene da sinistra può vantare il diritto alla precedenza (rispetto a chi sta arrivando da destra) se ha già impegnato l’incrocio e, in caso di incidente, può rivendicare il risarcimento del danno dall’assicurazione.
Il problema ovviamente è stabilire materialmente: in quale momento la strada si può ormai dire occupata dall’auto che proviene da sinistra e, quindi, questa possa avere diritto a passare prima? È proprio questo il merito della sentenza in commento, che precisa: in caso di incidente stradale da cui derivino lesioni personali, l’automobile che non ha concesso la precedenza pur venendo da sinistra può comunque invocare la cosiddetta “precedenza di fatto” solo se sia giunta all’incrocio con tanto anticipo da consentirle l’attraversamento senza che si verifichi la collisione e senza che il conducente che ha diritto di precedenza sia costretto a rallentare o a compiere manovre di emergenza.
Per determinare la sussistenza di questi aspetti, il giudice potrà basarsi sui rilievi e sulle fotografie scattate dalla polizia intervenuta. Ad esempio, le tracce delle frenate e i punti di contatto tra le due vetture interessate al sinistro sono dei validi tornasole per capire di chi è la ragione in caso di omessa precedenza.
La Cassazione ricorda, secondo un principio ormai pacifico in giurisprudenza, che il conducente del veicolo tenuto a concedere la precedenza nell’impegnare l’incrocio è colui che viene da sinistra. Questo però non significa che chi viene da destra possa passare in modo “spavaldo”, disinteressandosi di controllare se a destra o sinistra provengono altre auto. Egli deve usare la prudenza e la diligenza necessarie a eseguire in sicurezza l’attraversamento dell’incrocio, non potendo fare affidamento sul fatto che le altre auto siano a loro volta gravate dall’obbligo di rallentare in prossimità dell’intersezione; l’eccessiva velocità di questi ultimi può costituire solo una causa  concorrente dell’incidente, ma che non esclude la responsabilità dello stesso conducente.
Ogni utente della strada deve tenere in debita considerazione l’eventuale altrui imprudenza, almeno fino a quanto la stessa rientri nei limiti della prevedibilità.

Avv. Umberto Colabella
umberto.colabella@libero.it

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