FESTIVAL DI NAPOLI 1962

Festival della Canzone Napoletana

«Il mio racconto» – 10 ^Edizione

-1962-

e

Festival di Piedigrotta

-1962-

 

Come nell’anno precedente, anche nel 1962 ci furono a Napoli due manifestazioni canore di tipo Festivaliero; quella distinta ufficialmente come decima edizione del Festival della Canzone Napoletana, organizzata dall’Ente per la Canzone Napoletana per il 13, 14 e 15 luglio al Teatro Mediterraneo e quella definita “Festival di Piedigrotta” organizzata dall’Ente “Salvatore Di Giacomo” per il 28, 29 e 30 Dicembre, sempre al Teatro Mediterraneo. Intanto, mentre autori e discografici incominciavano a creare il solito rumore (divenuto ormai un classico) intorno alle manifestazioni canore in programma, Cary Grant, in una telefonata da Hollywod, annuncia a Sofia Loren la vittoria dell’oscar come “migliore interprete femminile” per il film “La Ciociara”, di Vittorio De Sica, a Roma, nel mese di Maggio, Antonio Segni sarà eletto Presidente della Repubblica e Sandra Mondaini e Raimondo Vianello si sposano. Ma torniamo alle canzoni. Il mese di Luglio è vicino e gli organizzatori mettono a punto la macchina del decimo Festival. Come presentatore della gara canora è stato scelto Renato Tagliani, mentre sarà un’orchestra con complesso moderno, diretta dai maestri E. Alfieri, G. Conte, C. Esposito, M. De Martino, L. Maraviglia, G. Mescoli, M. Migliardi, P. Soffici e L. Vinci, ad accompagnare i cantanti nell’esecuzione delle canzoni ammesse dai selezionatori alla fase finale.

Gloria Christian

La R.A.I., pur avendo annunciato la diretta della manifestazione e il collegamento Eurovisione, modificò improvvisamente il palinsesto, trasmettendo le prime due serate in diretta radiofonica e in diretta televisiva la sola serata finale. La classifica finale fu caratterizzata dagli ex-aequo per il secondo e terzo premio. Ma procediamo con ordine. La prima piazza del podio spettò alla canzone di Roberto Murolo e Renato Forlani, MARECHIARO, MARECHIARO, cantata da Sergio Bruni e Gloria Christian; il secondo posto lo divisero le canzoni PULICENELLA TWIST, di Nisa e Malgoni, cantata da  Aurelio Fierro e Gloria Christian e SERENATA MALANDRINA, di Aurelio Fierro ed Eduardo Alfieri, cantata dallo stesso Aurelio Fierro in coppia con Giacomo Rondinella. L’altro ex-aequo, quello della terza poltrona del podio, andò a NUTTATA ’E LUNA, di Domenico Pirozzi, cantata da Mario Abbate e Cocky Mazzetti e a Sergio Bruni e Claudio Villa con la canzone DURMI’, di Vincenzo De Crescenzo, musicata dallo stesso Sergio Bruni. Tra le canzoni finaliste, ricordiamo: MANDULINO ’E SANTA LUCIA, di Vincenzo De Crescenzo e Luigi Ricciardi, cantata da Mario Abbate e Giacomo Rondinella e GRAZIE, AMMORE MIO, di Ettore De Mura e Marcello Gigante, cantata da Sergio  Bruni e Gloria Christian. Archiviata senza infamia e senza lode anche questa decima edizione del Festival, gli appassionati della canzone napoletana attesero, con ansia, l’imminente Festival di Piedigrotta, con la  speranza che le nuove canzoni in gara fossero in grado risollevare le sorti di una canzone partenopea ormai in evidente stato di crisi. Intanto, il mondo artistico e non solo, fu sorpreso dalla notizia della morte di Marilyn Monroe, l’attrice americana ritenuta l’immagine vivente dell’eros. Nel frattempo, trascorse le ferie estive e i giorni a seguire, puntuale ecco Dicembre e il Santo Natale, che si presentò “Come Dio Comanda”– (Eduardo docet!) facendo registrare temperature rigidissime. Con il cuore riscaldato dalla solenne nascita del bambino, si arrivò al 28 del mese e puntualmente, come programmato, al Teatro Mediterraneo prese il via quello che potremmo definire “l’altro Festival”, denominato Festival di Piedigrotta. L’Ente organizzatore chiamò come presentatori Corrado e Pippo Baudo (bravi, ma non ancora grandi) con la collaborazione di Gianna Fierro ed Elena Imparato; l’orchestra melodica diretta dal maestro Giuseppe Anepeta e i complessi ritmici diretti dai maestri Mario Festa e Gianni Marchetti, accompagnarono i cantanti nell’esecuzione delle 30 canzoni ammesse alla fase finale della manifestazione.

La sera del 30 Dicembre le tredici canzoni finaliste, diedero vita alla serata finale e all’assegnazione dei premi, che andarono per il primo posto a Mario Trevi ed Emilio Pericoli con la canzone MANDULINATA BLU, di Umberto Martucci e Salvatore Mazzocco; per il secondo posto, al  bravo Alberto Berri con la canzone SERENATA A SURRIENTO, di Manetta e Vian cantata in coppia con Gina Armani; il terzo posto, fu assegnato a Lucia Altieri e Nelly Fioramonti con la canzone CIELO E MARE di Pugliese ed Acampora. Tra le canzoni che arrivarono alla finale si distinse ERA SETTEMBRE, di Luigi Cioffi e Gaiano cantata da Mario Trevi e Claudio Villa. L’anno si concluse magnificamente tra le note delle nuove canzoni e i rumori assordanti dei fuochi di fine anno !

Il racconto delle canzoni:

MARECHIARO, MARECHIARO: Ancora un grande successo di Sergio Bruni è protagonista di questo nostro racconto sul festival della Canzone Napoletana, con un brano che ci porta a Marechiaro, luogo particolarmente caro ai napoletani, dove la musica del mare è un concerto senza fine, che nessun musicista al mondo è in grado di trascrivere sul pentagramma. La canzone riportò (dopo la vittoria nell’edizione del 1959) Roberto Murolo sul gradino più alto del podio come autore.

PULICENELLA TWIST: Pulcinella viene invitato ad adeguarsi ai tempi moderni, gettando via la mezza maschera di cartone che gli copre il viso e mischiando i ritmi classici della canzone napoletana, da lui amati, con quello del ballo in voga nel momento: il twist!…

SERENATA MALANDRINA: Il testo di questa canzone ci ricorda che, per amore di una donna, un uomo è capace di fare qualunque cosa; un giorno (ci racconta il testo), un vero barone si innamora di una ragazza che appartiene ad una famiglia di “nobili guappi ’e vascio ’a Sanità” e pur di non perdere la ragazza è pronto a cambiare …“tipo di nobiltà” !

NUTTATA ’E LUNA: Ancora una volta la luna è protagonista nel testo di una canzone, un delicato quadretto dove un innamorato tradito, chiede alla luna dov’è la donna che ama, quella donna che, testimone la luna, giurò di amarlo per sempre.

DURMI’: L’autore di Luna Rossa, Vincenzo De Crescenzo (autore del testo), racconta nei versi di questa canzone il sogno di un innamorato impaziente: “Stanotte ho sognato di dormire nelle tue braccia, mentre una barca cullata dalle onde del mare, ci portava non so’ dove … E’ bello fare questo tipo di sogni amore mio, ma ti prego, dimmi quando il mio desiderio non sarà soltanto un sogno, dimmi quando verrà il giorno che veramente dormirai tra le mie braccia?!”. 

 Peppe Esposito

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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