POZZUOLI: Il Rione Terra

A pochi chilometri da Napoli vi è la cittadina di Pozzuoli, un posto ricchissimo di storia e di paesaggi mozzafiato.

Cuore della cittadina puteolana è il Rione Terra, primo nucleo abitato, costruito su di un piccolo sperone tufaceo circondato dal mare. Negli anni ’70 il Rione Terra fu soggetto a un forte bradisismo che ne danneggiò la struttura urbanistica causando, di conseguenza, l’evacuazione dell’intero quartiere.

Storicamente, come dicevamo, esso è stato il primo nucleo abitato della città di Pozzuoli; i primi insediamenti si ebbero ad opera di un gruppo di esuli provenienti da Samo che, per sfuggire alla tirannia di Policrate, si insediarono sulla rocca. L’epoca di maggior splendore si ebbe nel 194 d.C., quando  l’allora Puteoli divenne il porto di Roma.

L’insediamento abitativo vero e proprio avvenne quando, a seguito della nascita di Monte Nuovo avvenuta nel 1538, il Vicerè don Pedro Alvarez de Toledo, offrendo incentivi fiscali ai nobili ed al clero li indusse a costruire i propri palazzi sull’acropoli del Rione Terra.

Oggi è, a tutti gli effetti, un museo dove ammirare il Museo Diocesano, che ricostruisce un pezzo importante della storia della città di Pozzuoli, e la Cattedrale di San Procolo Martire, patrono della città. Nel 1630, dove c’erano i resti del tempio augusteo, Monsignor Martin de Leòn y Càrdenas, Vescovo di Pozzuoli, fece costruire una grande cattedrale barocca, adornandola di opere di artisti dell’epoca. Le mura della cattedrale hanno inglobato i monumentali resti del tempio augusteola colonia romana Iulia Augusta Puteoli fondata nel 194 a.C., che a sua volta aveva inglobato un Capitolium di età repubblicana dedicato alla triade capitolina di  Giove, Giunone e Minerva.

Gli scavi archeologici eseguiti sotto al Rione Terra hanno riportato alla luce una superficie di  quattromila metri quadrati, svelando l’antica acropoli romana ed il suo intero tessuto conservato intatto nel sottosuolo. Gli scavi hanno localizzato le due arterie principali dell’acropoli: il decumano di via Duomo, con il suo basolato al di sotto della strada moderna, ed un altro decumano, tangente il lato posteriore del tempio di Augusto, in tufo. Lungo il percorso sotterraneo sono stati rinvenuti edifici, per lo più magazzini e tabernae. Il visitatore di tali scavi rimarrà incantato dal connubio realizzato tra l’antico ed il multimediale.

Basta, quindi, recarsi a pochi chilometri da Napoli per immergersi in un ambiente storico più unico che raro dove diverse epoche si intrecciano tra loro in una fusione che sembra quasi magica.

B.C.

 

Share Button
Rate this post

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*