Spal – Napoli 1-1

Poteva essere e non è stato. Poteva essere la conferma post Europa e non è stato. Poteva essere il graffio che ci riavvicinava alla vetta dopo i mezzi passi falsi di Juve ed Inter e non è stato.

Ecco, in sintesi, per noi tifosi, quest’anno, il Napoli sembra più non essere qualcosa che il contrario. Il concetto è un po’ astratto, lo capisco, ma dopo nove giornate la squadra appare sempre più smarrita, abulica, priva di una chiara identità.

Il costante e continuo turn over non fa più bene a nessuno. Mertens da punta fa bene, ma se allargato a destra con Milik centrale fa male; così come Zielinski regista, Di Lorenzo a sinistra, Elmas a destra, Insigne largo nei quattro di centrocampo e così via. In tutto questo girotondo sperimentale, oltre ad un gran capogiro e ad un’inevitabile e fastidiosissima orchite, le altre certezze sono poche.

Come ho sempre ribadito, io parlo e scrivo da tifoso e da tifoso che ne capisce meno di niente dico che inizio ad esser stanco di non vedere la squadra brillare. Sono stanco di non tenere più sempre io la palla. Sono stanco di arrancare ed invocare il divino così spesso. Sono stanco di non condividere le scelte di Mister Ancelotti che nel fare l’Archimede in cerca della formula giusta ci fa perdere punti, terreno e pure la pazienza. Tra pozioni ed ampolle, dopo aver arretrato Allan a terzino nel finale di gara, manca poco che faccia giocare il magazziniere Tommaso piuttosto che schierare Ghoulam, e credo non sia una soluzione da fumetto dopo gli infortuni in sequenza di Mario Rui, Hysaj e Malcuit. Un pareggio non è una sconfitta ma il punto con la Spal di certo non può che farci vedere il bicchiere mezzo vuoto. Molti dicono che il calcio sia una cosa seria, io invece l’ho sempre visto come un gioco piuttosto semplice, dove fortunatamente non sempre vince il più forte ma dove tutti dovrebbero divertirsi, chi come me da casa o dallo stadio nel supportare, chi come i calciatori in campo nell’esprimere al meglio il loro estro. Ma questo oggi a Napoli ed al Napoli manca e non c’è cosa peggiore che da queste parti possa capitare, perché vedere una maglia azzurra non brillare o un tifoso partenopeo smorzato nell’entusiasmo dà vita al più grande ossimoro di questo mondo. E dico ossimoro non per fare il figo ma solo per non dire jastemma, sia chiaro!

Roberto Intermoia

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