Napoli – Sampdoria 2-0

Dopo due non lunghe ma lunghissime settimane ho finalmente ripreso a sognare Belen. Non ne potevo più degli incubi e, soprattutto, di Koulibaly che mi chiede scusa per l’autogol ogni notte. Una cosa inquietante.

C’era grande attesa per la prima in casa con il San Paolo in veste nuova post Universiadi; tutto molto bello, lo stadio piuttosto gremito, il sole a scaldare, l’azzurro della pista, i sediolini nuovi ed il maxi-schermo che è davvero una gioia vederlo illuminarsi di volta in volta ai gol dei nostri ragazzi.

Le rotazioni in vista del Liverpool erano più che annunciate ma tutti, e dico tutti, me in primis, eravamo curiosi di sapere chi giocasse in attacco. Un reparto offensivo così completo e numeroso io stento a ricordarlo, forse qualcuno avrebbe preferito Icardi ai vari Milik, Llorente e Lozano, ma io no e poi a Napoli lo sapete tutti come si dice: “Cchiu ne simm, cchiu bell parimm”! Ed in realtà lì davanti sembriamo davvero belli, Mertens gioca gioiosamente e sembra che trasmetta tale empatia a chiunque il Mister gli affianchi. Lozano prima, Llorente poi, entrambi apparsi ancor lontani dalla condizione ottimale, ma già ben integrati nella fluidità di manovra offensiva.

Davvero lieta la nota Elmas, centrocampista di sostanza con piede buono e grande personalità. Se capisse presto che la palla non è sua e che la si può passare anche ai compagni piuttosto che tirarla sempre in porta allora potremmo goderci un altro ottimo calciatore.

Il due a zero finale mi lascia contento, ma non soddisfatto. La Sampdoria era ben poca roba, è infatti alla terza sconfitta consecutiva e sembra ancor lontanissima dal riuscire ad assumere una nuova identità alla guida di Di Francesco. Nonostante questo, se non fosse stato per San Meret da Udine avrebbero potuto anche pareggiare. Ciò non toglie, però, che il risultato non è mai stato in discussione, abbiamo avuto 5-6 chiarissime occasioni da gol ed il gioco in mano per tutta la partita.

Ma siamo ancora fragili e credo che il Liverpool lo confermerà. Nel frattempo, però, una cosa la devo dire. Dopo tre giornate siamo già dietro Inter e Juve ed è un fatto. Ma è un fatto anche che dopo solo tre giornate studi statistici già confermano un elevatissimo numero di tifosi interisti e juventini annoiati e dormienti davanti alla tv. Perché i belli da vedere, come dice Vasco, siamo solo noi!

Pasquale Rovito

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