In commissione analisi dei tempi e delle ricadute sulla viabilità dell’abbattimento del ponte EAV di Calata Capodichino

I tempi per la demolizione del ponte dell’ex Alifana di Calata Capodichino e le ricadute su traffico e viabilità della zona durante le operazioni di demolizione sono stati discussi oggi nella commissione Mobilità e Infrastrutture presieduta da Nino Simeone. I cittadini sono preoccupati, ha precisato il presidente Simeone, per le ricadute sul traffico delle operazioni di demolizione del ponte tra Calata Capodichino e piazza Di Vittorio che saranno a cura dell’Ente Autonomo Volturno che ne è proprietario, un ponte in disuso che era a servizio dell’ex ferrovia Alifana. Alla riunione hanno partecipato l’assessora alla Mobilità Clemente, che poco dopo l’apertura ha lasciato la riunione per un impegno istituzionale concomitante, il dirigente dei servizi Trasporto pubblico e Mobilità sostenibile, Giuseppe D’Alessio, il comandante dell’unità operativa della Polizia Locale della Terza Municipalità Massimo Giobbe; presenti anche la funzionaria del servizio tecnico della stessa Municipalità Panico e l’assessore ai lavori pubblici Picascia. Lo scorso mese, ha spiegato il dirigente D’Alessio, l’Ente Autonomo Volturno ha completato la procedura di gara per l’abbattimento, richiesto nel 2011, del ponte non più utilizzato. A seguito di un’istruttoria tecnica con gli uffici della Municipalità, è stato chiesto alla ditta incaricata dei lavori di concentrarli in 6 giorni consecutivi; in una riunione tecnica svoltasi presso l’assessorato alle Infrastrutture, alla quale hanno partecipato gli uffici dell’Edilizia, dell’Urbanistica e dei Trasporti, è stata esaminata l’istruttoria – la richiesta di autorizzazione edilizia e la comunicazione di inizio attività sono state completate in questi giorni – e l’Azienda Napoletana Mobilità ha assicurato che metterà a disposizione una navetta, a monte e a valle del cantiere, per i giorni in cui la strada dovrà essere chiusa. I tempi saranno brevi, ha concluso il dirigente, date le condizioni del ponte, che risulta “ammalorato”. Nel corso della riunione, raccogliendo le indicazioni dei consiglieri, l’ingegner D’Alessio ha ipotizzato che si possano concentrare in due giorni, il sabato e la domenica, le operazioni più critiche dal punto di vista delle ricadute sulla viabilità della zona. Sul piano di viabilità da realizzare nei giorni necessari per il cantiere, il comandante della unità operativa della Polizia Locale della Terza Municipalità, Massimo Giobbe, ha spiegato che la ditta incaricata dei lavori ha comunicato che, in due giorni, una delle due carreggiate di Calata Capodichino potrebbe essere riaperta al traffico; il traffico in discesa, da piazza Di Vittorio, sarà deviato verso via Miano, via Ulderico Masoni, via Leonardo Leo, mentre quello in salita, fino alla riapertura della carreggiata, potrebbe avvenire attraverso via Filippo Maria Briganti; i mezzi pesanti, in ogni caso, dovranno percorrere viale Umberto Maddalena. Per il consigliere Frezza (Misto) occorre un’accelerazione dell’intervento, anche perché la copertura del ponte risulta visibilmente danneggiata dal maltempo, e nel frattempo vanno valutate, dal punto di vista viabilistico, anche altre possibilità, come il senso unico alternato in via Sogliano; sarebbe stato utile, per Brambilla (Movimento 5 Stelle) che i due assessori competenti fossero presenti; in generale, occorre chiedersi di chi sia la responsabilità se dal 2011 l’abbattimento non è stato fatto e perché si evochino ora motivi di urgenza; viste le condizioni ordinarie del traffico nella zona, infine, i lavori andrebbero fatti a scuole chiuse e chiedendo di lavorare a ciclo continuo; per il consigliere Esposito (PD) è deprecabile l’assenza ripetuta degli interlocutori politici dei consiglieri che dovrebbero ricevere risposte sulla difficoltà della viabilità dall’assessora Clemente e sulla tempistica dall’assessore Calabrese; per l’assenza degli assessori la riunione risulta monca, ha detto il consigliere Moretto (Prima Napoli) e mancano le risposte, non tecniche ma politiche, sulla demolizione che andrebbe verificata con la Soprintendenza, visto che in passato con faciloneria sono stati cancellati beni di valore storico (come in via Taddeo da Sessa), e sull’effettiva urgenza dei lavori che sarebbe opportuno fare a scuole chiuse, preferibilmente d’estate, per non gravare sul traffico della zona; della stessa opinione il consigliere Palmieri (Prima Napoli) per il quale è da stigmatizzare l’assenza dell’assessore Calabrese e la presenza solo parziale dell’assessora Clemente, mentre andrebbe chiarito perché si parli contemporaneamente di potenziale pericolo (ammaloramento) e di situazione di criticità.

Pasquale Rovito

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